OLIMPIADI. Vinokourov chiude la carriera vincendo l’oro. LIVE | |||||||
È la gara regina del ciclismo e come da tradizione dà il via ai Giochi Olimpici delle due ruote. Stiamo parlando della sfida ai cinque cerchi degli uomini professionisti, che prenderà il via alle ore 11.00 e seguiremo per voi e con voi interamente.
Ore 10.40. Si corre in piena euforia da ciclismo british, con un campione del mondo come Mark Cavendish nel ruolo di favorito n°1 e Bradley Wiggins fresco della sua storica maglia gialla, che ieri ha avuto l’onore di aprire la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra. Ore 10.45. The Mall è vestito a festa: 50 immense bandiere della Union Flag e 50 immense bandiere olimpiche a cinque cerchi sono pronte a veder sfilare i migliori ciclisti al mondo. Ore 10.50. Il tracciato sulla carta è piuttosto facile. Dopo il via all’ombra di Westminster si scenderà a Sud-Ovest di Londra per affrontare il circuito di Box Hill, una collinetta di 2,8 km con pendenze fra il 3 e il 5%, unica chance per chi vuole evitare un finale a ranghi compatti, come gli azzurri che hanno promesso di inventarsi qualcosa per far saltare il banco. Ore 10.55. Sul rettilineo di The Mall, con Buckingham Palace sullo sfondo, è previsto un arrivo in volata. Il favorito secco è per tutti Mark Cavendish, il velocista che può contare sulla squadra più forte in gara (Wiggins, Froome, Millar, Stannard) e su un gruppo trasversale di Sky convocati dalle altre nazionali. Gli avversari per un finale allo sprint sono tra gli altri l’australiano Goss, il tedesco Greipel e l’imprevedibile Sagan. Ore 10. 58. Il principe Carlo con la moglie Camilla stringono la mano ai portacolori della nazionale inglese. Sulla linea di partenza c’è il presidente UCI Pat McQuaid e tutti i corridori pronti a partire. Ore 11.00. Pronti, partenza, via! 144 gli atleti in gara per 64 paesi rappresentati. Ogni nazionale può schierare al massimo 5 ragazzi. Ore 11.05. Questi i numeri degli italiani: 6 Sacha Modolo, 7 Vincenzo Nibali, 8 Luca Paolini, 9 Marco Pinotti e 10 Elia Viviani. Sul percorso con lavagna e cellulare in mano la “riserva attiva” Matteo Trentin, che anche se giù dalla bici sarà uomo prezioso per il CT Bettini. Ore 11.10. Gli azzurri vestono di bianco oggi, indossano infatti il nuovo body disegnato da Castelli, che su suggerimento del commissario tecnico, dovrebbe essere ben riconoscibile oltre che dalla pancia del gruppo, dall’esterno e dalle immagini tv. Ore 11.15. Il “regista” della nostra nazionale, Luca Paolini, è già all’ammiraglia a parlare con l’amico Paolo Bettini. Prima l’abbiamo visto nelle prime posizioni a parlare con Michael Rogers, probabilmente sta già sondando le intenzioni delle nazionali con cui gli italiani potrebbero accordarsi per evitare un arrivo di gruppo. Ore 11.20. I chilometri in programma sono ben 250. Il gruppo compatto si sta allontanando dal centro di Londra per raggiungere il circuito di Box Hill da ripetere 9 volte. Ore 11.25. Dopo una breve “sosta pipì” continua la sfilata con in prima fila Bradley Wiggings a ricevere gli applausi del folto pubblico festante a bordo strada dietro alle transenne. Ore 11.35. Aumenta l’andatura e si vive un attimo di panico per un cane che scappa al padrone e entra in strada, per fortuna senza dare problemi ai corridori. In testa al gruppo ora si succedono diversi allunghi. Ore 11.40. L’azzurro deputato a entrare nei primi attacchi di giornata è Marco Pinotti, l’ingegnere che correrà anche la prova a cronometro in programma il 1 agosto, e questa mattina era davvero emozionato per la sua prima partecipazione olimpica. Ore 11.45. Stuart O’Grady (Australia) porta via un gruppetto di 12 atleti tra cui troviamo con piacere Marco Pinotti (Italia) insieme a Jurgen Roelandts (Belgio), Fumiyuki Beppu (Giappone), Jonathan Castroviejo (Spagna), Lieuwe Westra (Olanda), Tim Duggan (USA), Denis Menchov (Russia), Janez Brajkovic (Slovenia), Michael Schar (Svizzera), Alexander Kristoff (Norvegia) e Sungbaek Park (Corea). Ore 11.50. I fuggitivi fanno registrare un vantaggio di 2′ dopo 30 km dal via. A guidare l’inseguimento, chiaramente, gli inglesi. Ore 11.55. Cresce il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo (4′ a 210 km dal traguardo) tirato da Bradley Wiggings. Per ora la situazione è ideale per i “nostri” con Pinotti tra i dodici battistrada e la nazionale favorita costretta a lavorare per chiudere il gap. Ore 12.00. Trascorsa un’ora di gara il vantaggio della fuga sale a 4’21”. A dare una mano alla Gran Bretagna ora arrivano in testa al gruppo le nazionali rimaste fuori dalla fuga che sta caratterizzando la corsa. Ore 12.05. Il francese Mickaël Bourgain è il primo a ritirarsi. Vedremo l’uomo schierato da Laurent Jalabert nei prossimi giorni impegnato su pista, in particolore nel keirin. Ore 12.10. Vincenzo Nibali chiede alla moto della tv inglese di allontarsi dalla testa del gruppo per non facilitare l’inseguimento della nazionale di casa, che in questo momento riceve l’aiuto di Vasil Kiryienka (Bielorussa). Ore 12.15. I battistrada proseguono nella loro azione incrementando il loro vantaggio sul gruppo. Sulle loro teste splende il sole e il clima è l’ideale: fa caldo ma non caldissimo (20°). Ore 12.20. Per quasi tutti il favorito per l’oro olimpico è Mark Cavendish (per il cannibale Eddy Merckx vincerà Peter Sagan, ndr) ma per gli uomini di Cannonball non sarà facile controllare la corsa. Oltre alla Gran Bretagna chi vuole arrivare in volata? Ore 12.25. Dopo 60 km il vantaggio dei 12 al comando della corsa, che continuano a darsi cambi regolari, sfiora i 5’00” di vantaggio. Ore 12.30. La Germania di Andre Greipel è nelle prime posizioni, ma per ora non sembra voler dar man forte all’Inghilterra. Il gruppo ora addirittura sembra rialzarsi. Ore 12.40. Il vantaggio sale inesorabilmente. Purtroppo non abbiamo indicazioni precise ma il distacco del gruppo dovrebbe essere superiore ai 6’00”. Ore 12.45. I battistrada raggiungono il circuito di Box Hill che dovrà essere ripetuto 9 volte. 70 km sono andati, 180 ancora da percorrere. Ore 12.50. Caduta in gruppo. Tra gli uomini finiti a terra anche Elia Viviani, che come gli altri sfortunati scivolati dovrebbe non aver riportato gravi conseguenze e essere rientrato in gruppo senza problemi. Ore 12.55. Anche il gruppo ha affrontato per la prima volta lo strappo di Box Hill, con in testa Chris Froome e David Millar a dettare il ritmo. Ore 13.00. Impressionante la quantità di pubblico a bordo strada. Ore 13.05. Inizia il secondo giro. Il gap si aggira attorno ai 5’30”. Ore 13.10. In testa sempre gli inglesi che, da pochi chilometri, ricevono il cambio dal tedesco Tony Martin, il campione del mondo contro il tempo compagno di squadra di Gorilla Greipel. Ore 13.20. Il vantaggio dei fuggitivi quando superiamo il cartello dei 100 km percorsi è di 5’14”. Ancora 150 km davanti ai corridori. Ore 13.25. Dal gruppo allunga l’australiano Rogers. Ore 13.45. Restano in 11 al comando perchè ha perso contatto il coreano Sungbaek Park, che presto verrà ripreso da Rogers. Ore 13.50. A impedire che il vantaggio degli 11 battistrada aumenti, lavora sempre e solo l’Inghileterra con il supporto del tedesco Tony Martin, l’unico a dare man forte ai gregari di Cavendish. Ore 13.55. Manca ancora tanto al traguardo (130 km), ma inizia ad avvertirsi tensione in gruppo. Sempre superiore ai 5′ il gap. Ore 13.56. Ripreso Rogers, allunga Vincenzo Nibali. Ore 13.57. Bel forcing dello Squalo, gli inglesi lasciano fare. Ore 13.58. Insieme all’azzurro di Messina prendono il largo i belgi Philippe Gilbert e Greg van Avermaet, lo svizzero Martin Elminger e l’olandese Robert Gesink. Ore 13.59. Sulla salita di Box Hill sta saltando la corsa, gli inglesi non reagiscono. Non ne hanno o sono così sicuri delle loro carte da lasciar sfogare gli avversari? Ore 14.00. I battistrada scollinano con 4’53” sul gruppo Nibali, che si sta rinfoltendo. Fin troppo… Ore 14.10. Viaggiano sui 50 km/h gli 11 in fuga e proseguono di comune accordo con 5′ scarsi sul gruppo. Ore 14.15. Siamo di nuovo sulla salitella di Box Hill e questa volta provano ad allungare lo svizzero Gregory Rast e l’ucraino Andriy Grivko. Ore 14.20. Ci prova ancora Nibali in compagnia di Gilbert. Si muove anche Paolini con altri atleti. Ore 14.21. Gli azzurri stanno dando battaglia, gli unici dei “nostri” che giustamente stanno al coperto sono i veloci Modolo e Viviani. Ore 14.22. Pinotti e compagni conservano 3’25” sul gruppetto di Nibali e Paolini. Il gruppo scollina con un ritardo di 3’51” dalla testa della corsa. Quindi gli inglesi perdono una ventina di secondi dai contrattaccanti. Ore 14.27. Insieme ai nostri Nibali e Paolini troviamo al contrattacco Philippe Gilbert (Belgio), Jack Bauer (Nuova Zelanda), Jakob Fuglsang (Danimarca), Gregory Rast (Svizzera), Andriy Grivko (Ucraina), Lars Boom (Olanda), Sylvain Chavanel (Francia), Roman Kreuziger (Repubblica Ceca) e Taylor Phinney (USA). Ore 14.33. 100 km al traguardo. Stiamo entrando nel vivo della corsa. Ore 14.37. I battistrada hanno 1’56” sul grosso del gruppo, Nibali&co hanno 25″ sugli inglesi. Ore 14.42. Siamo nel corso del 5° giro degli 8 in programma e al termine della salita di Box Hill, che dovrà essere ripetuta altre tre volte, il gruppo è segnalato a 41″ di ritardo dal gruppetto Nibali. Ore 14.45. Chi ha gambe dal gruppo, sempre guidato dagli inglesi, prova a rientrare sui contrattaccanti. Ore 14.50. Aumenta il ritmo degli inglesi, che portano il gruppo a 1’12” dagli 11 al comando e a 20″ dal gruppo Nibali. Ore 14.55. Nelle prime posizioni vediamo Cavendish e Graipel, ben meglio nascosti Sagan, Goss e Cancellara, ma anche le nostre ruote veloci: Viviani e Modolo. Ore 15.00. I battistrada sono di nuovo su Box Hill, è la settima volta, invariatio il distacco dei contrattaccanti. Cala invece il vantaggio dei battistrada, ora di 54″. Ore 15.02. Dal gruppo dei contrattaccanti allunga Gilbert. 170 i km percorsi e a guidare l’inseguimento ci sono sempre gli inglesi. Ore 15.05. Gli 11 al comando scollinano con 39″ sul gruppetto Nibali, che ha ripreso in questo momento il belga. Il gruppo è a 1’25”. Ore 15.10. Gli inglesi sembrano riuscire a controllare bene la situazione, 1′ il distacco del gruppo dai primi attaccanti di giornata. Ore 15.14. Greipel, Cancellara e Boonen sono in gruppo scortati dai loro compagni, mentre Cavendish continua a dover far lavorare i suoi che però non sembrano faticare troppo a gestire i favori del pronostico. Ore 15.16. Tra i fuggitivi molto attivo l’americano Duggan, mentre Pinotti può saltare qualche cambio visto che a inseguire ci sono sempre Nibali e Paolini. Ore 15.17. Ci segnalano il ritiro di Tony Martin. Ore 15.18. Al comando si forma un gruppo di 22 atleti perchè il gruppetto Nibali ha ripreso i primi attaccanti di giornata. Ore 15.20. Gli azzurri cercano di forzare, con l’inesauribile Pinotti al servizio dei compagni di nazionale che guida il gruppo al comando con 45″ sul grosso del gruppo, quando si risale sull’unico strappo che presenta il percorso. Ore 15.24. Ricapitoliamo i nomi degli attaccanti: Vincenzo Nibali, Luca Paolini e Marco Pinotti (Italia), Jurgen Roelandts (Belgio), Fumiyuki Beppu (Giappone), Denis Menchov (Russia), Stuart O’Grady (Australia), Tim Duggan (USA), Lieuwe Westra (Olanda), Jonathan Castroviejo (Spagna), Janez Brajkovic (Slovenia), Michael Schar (Svizzera), Alexander Kristoff (Norvegia), Philippe Gilbert (Belgio), Gregory Rast (Svizzera), Andriy Grivko (Ucraina), Lars Boom (Olanda), Sylvain Chavanel (Francia), Jack Bauer (Nuova Zelanda), Jakob Fuglsang (Deanimarca), Taylor Phinney (USA), Roman Kreuziger (Repubblica Ceca). Ore 15.25. In salita dal gruppo attacca il russo Kolobnev, seguito da altri tre colleghi. Ore 15.26. Il gruppo scollina con 53″ di ritardo dal gruppetto di testa da cui perde ora contatto Pinotti. Marco merita i nostri complimenti per il gran lavoro svolto e un po’ di riposo in vista della prova contro il tempo in cui sarà il nostro unico alfiere. Ore 15.32. Allunga di nuovo il belga Philippe Gilbert. Dietro continuano a scandire il ritmo gli inglesi. Ore 15.38. Il vantaggio di Gilbert sui compagni di fuga è ora di 35″, il gruppo è invece segnalato a 1’00”. Dietro ricordiamo che il Belgio può fare leva su Tom Boonen. Ore 15.48. Gilbert porta a termine per l’ultima volta la salita di Box Hill, scollinando con 44″ sugli immediati inseguitori e 1’04” sul gruppo. Ore 15.50. Siamo fuori dal circuito, meno di 50 km al traguardo. Ore 15.51. Da ora in poi è solo pianura, difficile evitare un arrivo allo sprint con la corazzata della Gran Bretagna che continua a tirare senza un minimo cedimento. Ore 15.55. Continua la sua azione in solitaria Philippe Gilbert, ma nell’aria si sente odore di volata. Ore 16.00. Dietro a Gilbert il gruppetto Nibali si è rinfoltito con nomi importanti come Valverde e Cancellara. Attivissimi, a ragione, spagnoli e svizzeri. Ore 16.02. Il gruppo, che ha un ritardo di 50″, continua ad essere guidato dagli inglesi che ora sono aiutati dai tedeschi. Ore 16.06. Questi alcuni dei nomi degli attaccanti che inseguono Philippe Gilbert (Belgio): Stuart O’Grady (Australia), Tim Duggan (USA), Lieuwe Westra (Olanda), Jonathan Castroviejo (Spagna), Luis Leon Sanchez (Spagna), Janez Brajkovic (Slovenia), Michael Schar (Svizzera), Vincenzo Nibali (Italia), Gregory Rast (Svizzera), Andriy Grivko (Ucraina), Lars Boom (Olanda), Luca Paolini (Italia), Sylvain Chavanel (Francia), Jack Bauer (Neuova Zelanda), Jakob Fuglsang (Danimarca), Roman Kreuziger (Repubblica Ceca), Alexandr Kolobnev (Russia), Taylor Phinney (USA), Alexander Kristoff (Norvegia), Tejay Van Garderen (USA), Rui Costa (Portogallo), Robert Gesink (Olanda), Fabian Cancellara (Svizzera). Ore 16.07. Ripreso Gilbert, sono più di 30 gli uomini al comando. Ore 16.10. Il gruppo che ha un ritardo di 1’00” vede nelle prime posizioni oltre agli inglesi, l’austriaco Eisel che ha a ruota il campione del mondo e amico Mark Cavendish. Speriamo si ricordi che oggi non corrono in maglia Sky… Ore 16.14. Davanti sono in 32 e non manca la collaborazione. Dietro la Gran Bretagna sta dando tutto (Froome che non aveva lavorato ora perde contatto, ndr) e la Germania ha messo due uomini a tirare per ridurre il distacco. Ore 16.16. Albasini e Schar, compagni di Cancellara, stanno tirando a tutta il gruppetto dei fuggitivi che aumenta leggermente il vantaggio (1’03” a 27 km dall’arrivo). Ore 16.19. Purtroppo non ci viene comunicata la composizione completa del gruppetto di testa, quello che è sicuro è che le nostre speranze sono attaccate a Vincenzo Nibali e Luca Paolini. Ore 16.20. 22 km all’arrivo, il gap è di 57″. Ore 16.25. Davanti lavorano sosprattutto austriaci, spagnoli e americani. Gli azzurri finora sono stati coperti, ma ora Nibali si mette davanti e si sacrifica per Paolini, più veloce di lui. Ore 16.26. Attacca il norvegese Nordhaug, chiude il nostro Squalo con Van Garderen. Ore 16.28. Salta la collaborazione tra gli uomini di testa. Iniziano attacchi e controattacchi. Ore 16.29. Caduta in testa, finisce a terra Cancellara. Non ci voleva: nè per lo svizzero nè per chi come i nostri Paolini e Nibali sperano di non essere ripresi dal gruppo guidato da un infaticabile Wiggings. Ore 16.30. Cancellara riparte, viene ripreso dal gruppo, ma sembra essere dolorante. Lo svizzero fatica ad appoggiare la mano destra sul manubrio, spalla e gomito si stanno gonfiando. Ore 16.35. 10 km al traguardo. Davanti tirano in pochi e c’è chi rompe addirittura i cambi come O’Grady. Il gap comunque è ancora di 57″. Ore 16.36. Foratura per Tom Boonen ai meno 9 km dall’arrivo. Ore 16.37. Alluga il danese Fuglsang, prontamente ripreso. Ore 16.38. Ci prova ora il colombiano Rigoberto Uran, a cui risponde subito il kazako Alexandre Vinokourov. Ore 16.39. Dietro il nostro Luca Paolini prova a rispondere, ma da solo non può andare da nessuna parte. Ore 16.40. I fuggitivi si guardano e i due prendono il largo. 5 km all’arrivo per la testa della corsa, che ha ancora 55″ sul gruppo. Ore 16.41. La Gran Bretagna alza bandiera bianca, la sfida per il titolo olimpico è ristretta ai 32 davanti. Ore 16.42. Sempre in testa Uran e il vecchio Vino. Dietro si temporeggia e si inizia a pensare al bronzo. Ore 16.44. Triangolo rosso. Parte Gilbert. Ore 16.46. Il kazako va a vincere davanti a Uran Uran e chiude la sua lunga carriera con l’oro olimpico. Ore 16.47. Il norvegese Alexander Kristoff, in fuga da questa mattina conquista il bronzo regolando gli altri attaccanti in volata. Ore 16.48. Luca Paolini chiude la sua prova 9°, primo degli italiani. Ore 16.49. Cavendish finisce 29°, delusissimo, come tutti gli inglesi. Ore 16.50. Mentre Vinokourov festeggia, Cancellara taglia il traguardo dolorante e in lacrime.
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